MIRAFIORI PLAYLIST
by Marco “Zuli” Zuliani
Amarcord in musica tra atmosfere, fatti e ricordi made in Mirafiori
NELLA MIA CITTÀ _ Africa Unite | parco Colonnetti
«macchie di sangue su un filo d’argento, in mezzo all’erba o sopra il cemento»
Fine degli anni ‘80. I parchi pubblici di Mirafiori di pomeriggio accoglievano flotte di bambini, ma la sera e la notte diventavano lo scenario di tristi situazioni legate al fenomeno dilagante della tossicodipendenza: c’erano siringhe ovunque e quando inavvertitamente ci pungevano giocando avevamo paura di morire.
Nonostante questo, sentivamo quei luoghi nostri e non vedevamo l’ora di ritornarci per giocare.
FRATELLI DI SOLEDAD _ Fratelli di Soledad | Bar Costarica, c.so Traiano
«Noi stiam con chi lavora, non con chi sta al potere»
Il nostro background era indubbiamente quello di un quartiere operaio: è passato a noi attraverso i discorsi nei bar, il profumo di caffè nella tromba delle scale ad ogni ora del giorno e della notte, le manifestazioni operaie a cui ho assistito da giovanissimo anche dal balcone. Era impossibile non capire da che parte stare nel quartiere della Fiat.
MAN NEXT DOOR _ Dennis Brown | circolo Guido Rossa, via Artom
«I’ve got to take my familly and find a quiet place»
Impossibile anche non immaginare di andare via, altrove, lontano, a un certo punto diventa quasi una necessità. Noi lo facevamo attraverso la musica, la mia crew erano i Miraflowers e suonavano ogni tanto al circolo Guido Rossa in via Artom, dove ora c’è il CUS, vicino alla Casa nel Parco
STRADA DI CITTÀ _ Articolo 31 | Via Onorato Vigliani
«ci cammino con orgoglio perché sento qualcosa di vivo dentro quel cemento»
Negli anni in cui ho conosciuto la cultura hip hop, ogni pensiero, ogni riflessione, ogni input alimentava il nostro senso di appartenenza, ci identificavamo in quello stile anche se non proveniva della “nostra” cultura ma rispecchiava tantissimo una nuova via per riscattarci, lasciare un segno e camminare nelle strade della nostra città. Ci chiamavano “reppettari” e questa cosa ci motivava ancora di più a distinguerci.
SINNERMAN _ Nina Simone | Disco Shopping, Corso Traiano
«All on that day, but the rock cried out»
Ascoltavamo i dischi dei nostri genitori, spesso li trovavano in cantina o in qualche scatolone impolverato dimenticato nello sgabuzzino. Spendevano i nostri risparmi in dischi e se volevi qualcosa dovevi andartela a cercare. Per questo c’era Disco Shopping, l’unico negozio in zona che trattava vinili di importazione, a servirti, fino a metà degli anni ‘90 c’era il fantastico dj Giorgio Valletta.
AIN’T NO SUNSHINE _ Bill Wihters | Strada Castello di Mirafiori
«Wonder if she’s gone to stay»
Inevitabilmente certi ricordi rimangono attaccati a luoghi che solo per te hanno quel significato. Una storia che finisce, per esempio, quasi sempre ha una canzone, mi sono sempre chiesto perché la canzone dell’inizio non si ricorda quasi mai. Probabilmente per esorcizzare certi momenti abbiamo bisogno di catturarli…per poi lasciarli andare via, come quella mattina in strada castello di Mirafiori.
VOYAGE _ Gigi D’Agostino | Piazza Guala
Frequentavo la scuola media Giovanni XXIII, alcuni dei nostri compagni facevano i PR per la discoteca Naxos che sponsorizzava la serata di Gigi d’Agostino LE VOYAGE. La domenica pomeriggio apriva i battenti a orde di minorenni che arrivavano da tutte le periferie di Torino. Entravi alle 2 del pomeriggio e uscivi alle 7 di sera: dentro sembrava di essere in un’altro mondo, fumo, luci, strobo, cori da stadio, bomba blu. “Ciao! Com’è? Te la fai una storia?!”…Ricordi.
CHILDREN _ Robert Miles | Zona San Marco
Il parchetto, le panchine di riferimento erano sempre quelle sotto casa. Sopra queste, generazioni del quartiere a confronto che le occupavano a tutte le ore: i bambini crescevano in fretta e giocavano a pallone senza genitori, i ragazzini facevano gli sbruffoni e ascoltavano gasatissimi i discorsi e i racconti dei più grandi, spesso e volentieri prendevano anche qualche ceffone. Giusto e sbagliato, era cosi!
SIAMO SOLO NOI _ Vasco Rossi | Campizzi
«Siamo solo noi che andiamo a letto la mattina presto»
Le luci dell’alba a fine serata di ritorno dai Muri. Dagli stereo delle auto ad un certo punto partiva una canzone di Vasco, era un classico e si cantava tutti a squarciagola, qualcuno si abbracciava, chi ancora era agitato, chi in paranoia per i fatti suoi. Un rito che cambiava e, rendeva surreale, lo scenario di quei momenti in cui all’improvviso ci sentivamo Noi!
NOTTI MAGICHE _ Gianna Nannini
«E sciogli in un abbraccio la follia»
Un’estate memorabile quella del 1990, ricordi davvero d’altri tempi. Un televisore fisso nell’androne del palazzo trasmetteva le partite, tutti fuori per Italia 90. La mascotte CIAO era dappertutto, l’entusiasmo dilagante, abbracci con i vicini di casa, urlare insieme, dipingerci la faccia e scendere in strada a esultare: avevamo proprio bisogno di quel mondiale.
IL MEGLIO DAL PEGGIO _ The Next Diffusion | Parco di Vittorio
«Qui non bisogna aver paura, se ti rinchiudi tra le mura la realtà, diventa ancor più dura»
Incontrare e conoscere di persona i miei miti ha cambiato moltissimo la mia percezione delle cose rispetto alla musica. Così è stato con quel gruppo di Nichelino, i Next Diffusion. Il legame tra l’uomo, l’artista, il palco della strada e quello della vita: tutto in un’unica dimensione che proiettava immagini e spaccati di realtà. Ci ritrovavamo al parco con uno stereo e stavamo tutto il giorno lì fino a quando arrivavano i vigili a cacciarci.
DOPO IL MITO…CI SEI TU _ LargeMotive | Via Artom
«A tutti gli altri è permesso sognare, ma noi possiamo sognare di più. Strade in cui sto, in cui niente è normale mi hanno insegnato a guardare più su»
Oggi. Tornare in quartiere, dopo anni, in mezzo ai palazzi, raccontare quella realtà attraverso gli occhi dei ragazzi che lo vivono, con lo strumento attraverso il quale ora si riconoscono maggiormente, la musica rap/trap. Non sembra vero, per me è stata una bella occasione di “restituzione” rispetto al mio percorso e, indiscutibilment,e una delle emozioni più belle di questi ultimi anni. Un messaggio che parte ed è diretto alle persone che vivono (e fanno) il quartiere ogni giorno. Grazie.